giovedì 7 giugno 2012

Rom e Sinti, monitorata e stabilizzata la situazione nelle zone terremotate

La terra continua a tremare nelle Province di Mantova e Modena, le più colpite dagli eventi sismici iniziati la notte del 20 maggio scorso. Ad oggi è stata messa sotto controllo e monitorata di ora in ora la situazione delle famiglie rom e sinte che vivono nelle zone terremotate. Rimane l'angoscia nell'intera popolazione mantovana e modenese che vive in un continuo stato di allerta. Le vittime sono 25, le aziende sono in ginocchio e migliaia sono gli sfollati. Oggi il Presidente Napolitano è stato nelle zone terremotate, mentre il Ministro Riccardi è venuto il 2 giugno scorso. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno offerto assistenza e aiutato fattivamente, in particolare Fabrizio Casavola curatore di Mahalla.

Le famiglie rom che vivono nelle zone terremotate non hanno le case lesionate in maniera grave, alcune piccole crepe negli intonaci in alcune case di Moglia e Gonzaga. La casa ristrutturata da Sucar Drom nel 2005 per due famiglie rom a Moglia in Strada Romana (località Coazze) non ha subito danni. Ma tutte le famiglie, a parte una in località Bondanello di Moglia, non dormono più in casa. Tre famiglie sono in tenda, le altre si sono spostate da parenti nei Comuni limitrofi. Per far fronte ai bisogni Sucar Drom ha speso ad oggi euro 287,61. I costi sono relativi all'acquisto delle tende, di generi alimentari e in particolare di bottiglie di acqua perchè in via precauzionale in molte zone terremotate è stato deciso dalle Autorità di vietarne l'uso. Casse di acqua sono state distribuite anche a tutte le famiglie che avevano bisogno e che abitano vicino alle famiglie rom.

Le famiglie sinte residenti nelle zone terremotate, in stragrande maggioranza vivevano già tutte in roulotte, case mobili o camper. Nessun danno è stato segnalato. Mentre le poche famiglie sinte che vivono in case di proprietà, preferiscono dormire in tende e roulotte (prestate dai parenti) in prossimità delle loro abitazioni dove però non sono segnalate lesioni gravi. La comunità sinta di Mirandola, che viveva nell'area comunale adesso si è trasferita nel parcheggio dietro al cimitero. Queste famiglie dopo la prima scossa del 20 maggio si erano spostate nella zona dei campi sportivi perchè la struttura in muratura (una vecchia scuola) presente nell'area comunale e a ridosso delle roulotte ha subito delle lesioni. Dopo le scosse del 29 maggio la Questura aveva sgomberato le famiglie dalla zona dei campi sportivi per far posto alla tendopoli ma non ha prestato assistenza alle famiglie indicando un diverso luogo dove poter posizionare le roulotte. Solo dopo alcune ore di giri a vuoto, altre famiglie sinte (giostraie), hanno indicato alle famiglie sinte di Mirandola dove potersi fermare in sicurezza. Nei giorni scorsi è stato chiarita la situazione con la Questura su quei momenti di panico ed emergenza.

In ultimo, informiamo che anche i nostri uffici di via Tazzoli a Mantova sono stati sgomberati in via precauzionale dopo le scosse del 29 maggio. La scelta è stata dettata in via precauzionale dal fatto che alcune pietre di un grosso camino e alcune tegole del tetto sono cadute nell'entrata della sede. Lo stabile che ci ospita è di proprietà della Curia mantovana, si posiziona dietro a Palazzo Ducale e in origine era adibito ad alloggi per i soldati, le maestranze e la servitù dei Gonzaga. Nei prossimi giorni sarà effettuato un sopralluogo con i tecnici per verificare in particolare il tetto. Abbiamo trasferito tutte le attività nella sede di viale Learco Guerra n. 23 a Mantova, i nuleri di telefono sono: 0376 224551 e 345 6123932.

Nessun commento: