mercoledì 12 giugno 2013

Pugilato, Di Rocco sul trono d'Europa saluta tutti i rom e sinti d'Italia

Il titolo europeo di pugilato dei pesi superleggeri va all'Italia, a conquistarlo è il pugile Michele Di Rocco. Battuto con verdetto unanime il co-sfidante Lenny Daws, 35 anni, di Londra. Michele Di Rocco al termine dell'incontro grida: “Saluto tutti i gitani d'Italia”.

Michele Di Rocco è un rom italiano nato a Bastia Umbra (Pg), 31 anni fa. Ha debuttato fra i professionisti nel 2004. Alle Olimpiadi di Atene, dopo avere difeso i colori italiani, aveva dichiarato: "Combatto anche per la mia gente. Pugni per dire agli italiani che ci odiano che i gitani non sono brutti, sporchi e cattivi".

Scrive la Gazzetta dello Sport “La corona vacante dei superleggeri è conquistata da Michele Di Rocco, che sabato sera ha realizzato un sogno e portato il prime pugile italiano di origine rom, sul tetto d’Europa: si è trattato di un dominio per tutti e 12 i round contro un battagliero inglese come Lenny Daws. Per il pugile di stanza in Umbria ma ormai romano d’adozione l’impresa è notevole, non solo per il risvolto gitano ma per una prestazione sempre tambureggiante, intraprendente, efficacissima nella varietà dei colpi: Di Rocco s’è confermato pugile valoroso, tecnico, preciso, attento e veloce, capace di combattere a viso aperto, e di resistere anche al ritmo incessante dal primo all’ultimo round. "Sono felice per aver coronato il sogno di una vita", ha detto il trentenne superleggero che ora si vede spalancate le porte di una carriera prestigiosa.”



Scrive Repubblica “Michele Di Rocco è stato semplicemente perfetto nella gestione dell'incontro contro Lenny Daws. Il pugile londinese, con un buon record di incontri ed un livello discreto di avversari incontrati, partiva con un vantaggio di parecchi centimetri di allungo, ma nessuno se ne è accorto. Sin dalle prime fasi infatti, è infatti Di Rocco ad anticipare con il suo rapidissimo jab sinistro l'avversario, mostrando doti tecniche nettamente superiori. Daws, estremamente schematico nella sua azione, praticamente propone solo colpi di sbarramento, ma a parte un buon destro nell'undecimo round, non crea mai problemi all'umbro, che non perde il controllo della situazione neanche quando nel secondo round accusa un taglio all'arcata sopraccigliere destra. Mai una azione banale per Di Rocco, che raramente porta colpi isolati e propone serie pregevoli. L'unico piccolo rammarico, è l'arrivo di questa corona europea con un certo ritardo rispetto a potenzialità finalmente espresse in pieno. La sconfitta - l'unica - con Lauri nel 2007 - sembrava aver pregiudicato il cammino, ma la rivincita con lo stesso varesino lo scorso anno è di fatto stata il viatico per questa vittoria. Non rendono peraltro giustizia i cartellini dei giudici: due e quattro punti di margine, pochi per quello che si è visto. "Saluto tutti i gitani d'Italia", è il grido di Di Rocco a fine match.”

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