mercoledì 24 luglio 2013

La Lombardia non si impegna contro il razzismo

Si chiedeva un “impegno” della giunta a “finanziare una campagna contro il razzismo” con spot, inserzioni e corsi per i pubblici amministratori. Contro l’odg hanno votato i partiti della maggioranza Pdl-Lega, così come la giunta - presente in aula il governatore Roberto Maroni - ha espresso parere “contrario”  

Il Consiglio regionale lombardo ha respinto un ordine del giorno presentato dal Pd in cui si chiedeva un “impegno” della giunta a “finanziare una campagna contro il razzismo” con, tra le altre cose, spot, inserzioni e corsi per i pubblici amministratori. Contro l’odg hanno votato i partiti della maggioranza Pdl-Lega, così come la giunta - presente in aula il governatore Roberto Maroni - ha espresso parere “contrario”.


Stando a quanto riportato dall'Agi, prima di leggere l’odg, Maroni si era detto “assolutamente favorevole a qualsiasi iniziativa” contro il razzismo. “Noi della Lega non siamo razzisti”, aveva detto ai cronisti, “e’ un luogo comune, noi siamo per l’integrazione”. Ma il riferimento indiretto al vice presidente leghista del Senato, Roberto Calderoli, presente nell’odg, avrebbe reso difficile una convergenza bipartisan.

“In Lombardia si attestano diverse manifestazioni di stampo razzista che offendono la Regione e il Paese intero, come i continui attacchi rivolti al ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge provenienti da esponenti politici lombardi hanno recentemente dimostrato”, si legge infatti, nel testo presentato, primo firmatario il consigliere, Fabio Pizzul.

L’odg poi chiedeva che la giunta si impegnasse a “finanziare una campagna contro il razzismo” con “spot e inserzioni a pagamento sui media locali; affissioni sul territorio lombardo di cartelloni dedicati: a istituire un osservatorio regionale dedicato alla lotta al razzismo e un corso di formazione anti-razzismo per gli amministratori pubblici”. FonteAgi


5 commenti:

xpisp ha detto...

meno male che è stata bocciata una voce di spesa assurda.
Si vuole fare una campagna?
senza spendere un euro che le scuole facciano incontri con alunni e genitori.
Spesso ci si batte per spendere dei soldi quando si può ottenere di + con incontri gratuiti.
Non credo che se chiedessero a Berini di tenere un incontro con delle scuole chiederebbe compensi milionari, anzi!
Mi sbaglio?

xpisp ha detto...

Dimenticavo, oggi parlare di kyenge e calderoli è un clamoroso autogol!
Che dire delle vignette fatte da SEL in Emilia Romagna?
Il razzismo è ovunque, anche in un ministro, per esempio, che non stringe mani e che non fa nulla per risultare simpatica.
Se per lei integrazione è imporre i suoi credo ad un paese senza spiegarsi mai, ha sbagliato tutto, specialmente ha sbagliato ministero!

Carlo Berini ha detto...

ciao Xpisp, non credo che si intendesse fare delle campagne milionarie. Ho incontrato la Regione Lombardia che a giorni lancerà il suo programma contro le discriminazioni razziali. Il problema è che sul capitolo di spesa non c'è nemmeno un euro, non c'è nemmeno il capitolo...
Faccio un esempio il monitoraggio della stampa lombarda ci costa 20mila euro, di cui 6mila per pagare un'agenzia che ti faccia la rassegna e 14mila una persona che faccia il monitoraggio invino mensilmente ai direttori di giornali un sintetico report.
Non stiamo parlando di cifre assurdema un minimo di dotazione per Provincia per attivare del personale che faccia formazione, mediazione dei conflitti ed eliminazione delle discriminazioni. Ho chiesto 30mila euro per provincia per un totale di 330mila euro che potrebbe essere ridotto a 200mila euro con gli accorpamenti delle provincie. non mi sembra una cifra epica per la lombardia. eppure questi soldi non ci sono. ma spendono 150mila euro per la promozione del fungo vattalapesca... li i soldi ci sono!!!

xpisp ha detto...

La cecità è ovvia, la propaganda del fungovattelapesca(peraltro famosissimo) porta denaro del turista e degli sponsor ai comuni, quindi spendo ma ritornano i soldini, quelli per le campagne "educative" non hanno ritorno economico!
La mia critica è che in fondo servirebbe poco o forse meno!
1° a scuola esisteva una disciplina che si chiama "educazione civica", sarebbe importante fosse rispolverata(io nn l'ho mai fatta!)
2° esistono decine di enti, associazioni, ecc che in fondo si occupano di problemi simili, perchè nn sfruttarle coinvolgendole e raggruppandole(giusto per dirne una che mi tocca, le associazioni dei genitori adottivi o gli enti per adozione, il razismo non colpisce solo i rom, e i rom vengono adottati!)
quindi la mia "polemica" era su questo tono.
anche perchè se ci fosse la voce di spesa sai cosa mi aspetterei? di trovare per 2 mesi cartelli ovunque con scritto qualcosa tipo "lui è uguale a te" o altri slogan belli quanto inutili!
sempre un piacere leggerti Carlo! ;)

Carlo Berini ha detto...

Anche io sono contrario ai cartelli :) e sono pienamente d'accordo nel fare sistema con tutti gli enti e le associazioni, ma anche i comuni per esempio, presenti sul territorio. Lo stiamo facendo.

L'educazione civica esiste ancora, adesso si chiama educazione alla cittadinanza ma manca una cultura negli insegnanti.

Mi è capitata una richiesta da una scuola superiore l'anno scorso. Volevano che tenessi il corso di educazione alla cittadinanza per tutta la scuola (1500 ragazzi) per un anno gratis. Un impegno di tre mattine a settimana... Ho declinato l'invito offrendo agli insegnanti il materiale didattico, i libri e un corso di formazione di cinque incontri di tre ore. tutto gratis, ma la scuola non mi ha mai più contattato...

Rimane però il lavoro del monitoraggio della stampa e sopratutto della consulenza legale, della mediazione e della tutela che è impossibile da offrire con il solo volontariato. E come ho detto non parliamo di cifre astronomiche anche perchè come rileva l'Osce l'Italia grazie alla discriminazione a 360° (razziale, genere, orientamento sessuale, disabilità, età...) perde ogni anno l'1% di PIL e non sono bruscolini...